Cachinni oltraggiosi
empivan scroscianti le orecchie.
Nell'anima
gran voglia di pianto nasceva.
Non inni, né canti, né voli;
dell'anima
l'oscuro orizzonte incupiva.
Mancava, mancava ...
Che cosa mancava
all'anima
che, sola, invocava la vita?
Sol fioca, la mano
di un'ombra sbiadita
si tese per solo sostegno alla vita.
E nell'ansia smarrita d'aver,
d'afferrar qualche cosa,
oh l'anima,
nel muto mistero è vanita.
Stefano Diprima (1946)
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